giovedì 22 aprile 2010

I minuti perduti

Queste settimane non mi sono lamentato di dover andare al lavoro coi mezzi, anzi, li ho diffeso perché penso che mentre viaggio, posso leggere, ascoltare musica, etc... il problema sono "i minuti perduti", cioè, il tempo che ci metti a raggiungere la metropolitana, il tram o qualsiasi altro mezzo.
 
Questi minuti a piedi possono diventare un vero incubo quando il marciapiede è affollato di, come li chiamo io, "persone che traballano".
 
Sai quando cammini dietro a una persona che non solo non va dritta ma addiritura si muove un po' di un lato all'altro? ecco, per questo dico che traballano, perché dietro loro non sai se vogliono fare un giro, fermarsi oppure andare avanti, quindi è una impresa sorpassargli, non sai mai da quale lato ti devi mettere... e mi fa innervosire tantissimo!!
 
Poi ci sono i bambini, che anche se rompono moltissimo si deve pur capire che loro non hanno in nessun modo la colpa di gironzolare per strada, infatti sono bambini ed è anche giusto che sia così.
 
Oggi stavo tornando a casa con la metropolitana e quando ho smesso di leggere e ho alzato lo sguardo ho cominciato, fino a casa, a fissare un po' la gente, tanto per vedere le loro faccie.
 
Nella metrò, proprio di fronte a me, c'era una ragazza sudamericana che parlava al cellulare, mi ha guardato ma era assorta nella sua conversazione, poi sono sceso, e per strada ho incontrato tanti altri sguardi. A volte stanchi, altri distratti, anzi qualcuno che esprimeva un chiaro messaggio sessuale (questo si vede, dai...). Secondo me ci sono troppe persone sole che, sia per strada sia nella metrò, cercano quel incrocio fugace che gli dia un momento speciale.
 
Ovvio che anch'io lo faccio, è divertente! dai! e poi qualche volta capita pure di incontrare uno di quei sguardi che vorresti perfino portarti a casa! hahaha

Nonostante tutto quando arrivo a casa sono distrutto di questi minuti perduti, ma Giulio, domani è venerdì, ti rendi conto? un'altra settimana che vola!!

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