Tra le foglie, tra le rame,
verde scuro, chiaro azzurro,
l'uno chiude, l'altro sale,
l'uno scende, l'altro apre.
Oggi sono di cattivo umore.
Ne sono consapevole e per il momento non posso farci niente. Litigare in modo educato non'è mai stato il mio forte, mi arrabbio e mi chuido quando penso di aver raggione su qualcosa, spesso, se non sto zitto, dico delle cose che non dovrei dire perché non sono quelle che penso veramente, ma se credo fermamente di aver raggione, è molto, molto difficile farmi capire il contrario.
Al lavoro è tutto uno schifo, sono le dodici e mi sono già infuritato tre volte. A cominciare per il rompiscatole del mio capo.
Io ve lo spiego e poi voi mi dite se ho ragione oppure no: il 30 marzo ho fatto un incidente con la moto piuttosto grave, avrei potuto anche morire, la moto è distrutta e ci sono voluti quasi quattro settimane per sentirmi bene ed essere un'altra volta me stesso.
Lui invece non mi ha neanche chiesto in tutto questo tempo come mi sento, se sto meglio, ecc..ecc... niente, come un cane che quando gli conviente lo tiene col guinzaglio stretto e quando invece no, nemmeno se ne accorge che è lì.
Insomma, secondo me, la mala educazione portata fino alla fine...
Per questo e per altre cose, oggi sarà meglio non farmi notare molto, far passare velocemente il giorno e se nel pomeriggio non dovesse migliorare la situazione, a casa, cena e nanna, e domani sarà un'altro giorno...
Ti voglio tanto, tanto bene! Auguri!!
Giulio, l'ho fatto!
Dubitavo, dubitavo, dubitavo.
Dovevo? Volevo? Potevo? Ah, la classica domanda!
Invece sai che cosa ho fatto? Me ne sono infischiato di tutto e ho pensato "ma tu hai voglia di farlo? allora fallo, cazzo! che te ne importa!"
E così fra due settimane prenderò un volo verso Malaga...
L'ho fatto per diversi motivi. Il motivo più importante, e sono sicuro che tu mi capirai, è che nella mia vita questi ultimi mesi non c'è movimento, niente d'importante, nessuna storia, insomma, niente di niente. Ho bisogno di un po' d'aria fresca, un'emozione forte. E questo viaggio me la darà sicuramente! Non faccio del male a nessuno, provo solo a divertirmi un po', non giudicarmi, io non lo faccio...
Tanto...sono sicurissimo che mi divertirò un mondo :)
Questa mattina quando sono salito sulla metrò c'era seduto accanto a me un uomo arabo che dormiva, infatti era molto presto. Mi sono guardato intorno e tutti dormivano! ma proprio tutti! Meno male che a quanto pare dovevano scendere tutti all'ultima fermata perché altrimenti sarebbero finiti lì per sbaglio...
Io di solito sono sveglio, soprattutto questi giorni che devo controllare il tempo che ci metto per fare questo o quel percorso, così dopo posso sapere qual'è il mezzo più conveniente in funzione dell'ora.
Oggi dopo il lavoro tocca andare in palestra. E bello poter stare lì per più di mezz'ora, almeno un giorno! e fare sport senza fretta, certo che ad un certo punto, più o meno verso le cinque cinque mezza comincia ad affollarsi troppo. Ricordati che io sono abituato a adarci al mattino quando non c'è anima viva!
Il vantaggio di alzarsi alle 6:15! tanto per dirne uno...hahaha
A prescindere della versione ufficiale per cui si regalino un fiore oppure un libro, a me piace pensare che San Giorgio, con questi regali, diventi senza ombra di dubbio il giorno dell'amore e della cultura, magari è il nostro proprio e vero San Valentino (alla catalana). Per me ha, sicuramente, molto più peso sentimentale un fiore per San Giorgio che il 14 febbraio.
E poi resta il fatto che Miguel de Cervantes e William Shakespeare morirono tutti e due il 23 aprile, perciò si festeggia anche "il giorno del libro".
Secondo me una bella combinazione! non credi?
Felice San Giorgio !!
Stamane uscendo di palestra mi sono sentito proprio come un giocatolo. Mi spiego!
Erano le otto meno venti quando ho cominciato a camminare verso il tram. Lo spettacolo era divertente (per quelli che guardavano ovviamente). C'ero io per strada, che mentre camminavo mi sistemavo il pull-over, la borsa, i capelli, le cuffie cadevano dalle orecchie, prendevo il cellulare per controllare l'ora, cercavo la tesserina del tram, gli occhiali di sole non reggevano sulla testa, tentavo di accendere una sigaretta, non trovavo l'accendino...e così via un milione e mezzo di cose diverse percorrendo gli ottocento metri fino al tram...
E quando sto per arrivare che cosa succede? Ecco il tram che mi passa di fronte !! aarrgh!! non potevo credere che mi fosse successo ancora la stessa cosa di ogni santo giorno! ma si può essere più incapace!? hahaha
Per fortuna quel tram non era il mio!! ma quello precedente!! Così ho aspettato lì per 4 minuti ed ecco che arriva il mio adorato tram che mi porta in perfetto orario fino al lavoro!
Che pace quando finalmente puoi sederti per mezz'ora a leggere, pensate che mi è venuto anche il mal di testa con tutto quel movimento per strada, sembravo la "Barbie Accessori" !! hahaha
Fede.
Quello che manca a tantissimi, quello che manca un po' a tutti qualche volta.
Non fraintendetemi, non parlo della fede in senso religioso ma di quell'altra invece, la fede nel oggi, la fede nel domani, la fede nelle persone, la fede in noi stessi, fede, fede!
L'altro giorno ho sentito ancora quella mitica frase di "vivere l'oggi, cogliere l'attimo perché di vita, ce n'è soltanto una, una sola".
Ho sempre pensato che anche se certa, nel mio caso serve sempre guardare un po' più avanti, e pensare anche nel domani, in un domani migliore, come? con la fede!
Non dico che sia una cosa facile saper usare la fede per essere felici, ma secondo me conviene provarci, anzi!
Di fronte ai problemi, alle cose cattive che ci capitano, dobbiamo assolutamente avere quella fede che ci assicura un futuro migliore!
Oh mamma, sembra un discorso di PapaRatzi! hahaha
Ieri sera è successa una cosa divertente.
Il telefonino è squillato ed io, pensando che fosse Ruth a chiamare l'ho preso in fretta. Invece sullo schermo ho visto quello che non volevo vedere.
I cinesi!
I miei adorati vicini che chiamavano per sapere come mai non gli avevo detto più niente da quando si sono lamentati per il mio "problemino" in bagno in cui tra l'altro sono direttamente coinvolti, visto che l'acqua scola per il suo tetto...hahaha
Io mi sono scusato fondamentalmente...mentendo, ecco. Non tutto era un bugia però. È vero che ho avuto un incidente di moto, ma non'è vero che sono stato ricoverato in ospedale per settimane...hahaha
Comunque loro hanno capito anche perché non hanno avuto più problemi da quando si sono lamentati, visto che io non uso più né la doccia né il lavandino...
Eh sì, lo so, è una situazione che non si regge da nessuna parte. Devo assolutamente risolverla. Ma il bello è che loro mi hanno creduto come oro colato! hahaha
Facciamo un problema alla volta, prima la moto, dopo l'acqua, dopo il cavo elettrico principale di casa che dev'essere assolutamente cambiato... e nel fratempo io che provo a resistere al meglio con tutto quanto!!
Mi trovo di fronte a un dilemma.
Secondo voi, è saggio assecondare una proposta senza fermarsi troppo a pensarci su? oppure... conviene persarci molto per poi decidere che cosa si vuole fare veramente?
La prima sarebbe la decisione avventata, la seconda la prudente.
La prima presa troppo in fretta, la seconda troppo meditata.
Sono stato invitato a passare qualche giorno fuori città.
L'invito proviene di una persona che conosco poco, per questo ci penso su.
Il punto non'è se sono in grado di farlo. L'ho già fatto in passato ed è comunque andata molto bene, così dal punto di vista teorico non ci sarebbero ragioni per cui non dovesse andar bene anche questa volta. Però i rischi ci sono sempre, ovviamente, e non conviene dimenticarsili.
Mettiamo il caso, ad esempio, che tutto dovesse andar storto. Quale sarebbe il peggio che potrebbe capitare? Fatemi pensare.... beh... la risposta che ho in mente non mi sembra così male come per non farlo...
Come sempre, mi affiderò alla mia intuizione per avere le risposte, e poi prenderò la mia decisione.
Chissà dove vorrà portarmi questa volta...
Infatti.
Dopo l'incidente ho dovuto cominciare a gestire meglio il tempo libero e così ho cominciato ad organizzarmi per poter fare tutto quello che facevo prima con la moto e che da due settimane non me la sentivo de poterlo fare.
E invece sì.
Cioè, ovviamente non ce la faccio ad arrivare in centro città in venti minuti come facevo prima, ma in cambio ho avuto altre cose. Che cose?
Beh...
Ogni mattina mi alzo pratticamente alla stessa ora di prima e me ne vado in palestra (a piedi). Posso starmene lì soltanto per mezz'oretta ma va bene lo stesso, dopodiche prendo il tram e arrivo al lavoro. In questo ultimo percorso ci vogliono 30 minuti.
Per tornare a casa faccio lo stesso, prendo il tram, ma dopo prendo la metropolitana fino a casa.
Così, 30 minuti di tram nella mattina, 30 nel pomeriggio più 15 di metropolitana. E un'ora e un quarto ti "tempo libero". Come lo uso? leggendo ovviamente! E mi piace tanto perché quando avevo la moto e provavo a leggere a casa seduto sul divano non ce la facevo mai, c'era sempre qualcosa a distrarmi, invece sul tram questo non'è possibile, sono lì bloccato, non posso fare altro! hahaha
Questa settimana ho cominciato a leggere Il diario di Anna Frank, una versione con più pagine ritrovate da poco. E veramente molto avvicente.
Quindi, che cosa ho imparato per via de l'incidente?
Ho imparato umiltà, l'umiltà di capire che posso fare tantissime cose senza la moto, e capire che può essere anche bello girare a piedi per la città!
