Dicono che bisogna non guardare troppo spesso al passato per non
lasciarsi coinvolgere ancora una volta nelle storie passate che ci
hanno ferito tantissimo. Solo che a volte ricordare la propria storia
no vuol dire per forza percorrere con rammarico un cammino doloroso,
anzi. Perché la vita non'è fatta soltanto di momenti bui.
Non sono mai stato molto d'accordo con le frasi del tipo "vivere il
presente", "cogliere l'attimo", "qui e adesso" perché non penso
definiscano alla perfezione il mio ideale di stile di vita.
Io guardo spesso al passato, e quasi sempre lo confronto col presente,
mi serve, perché solo paragonando uno e l'altro posso capire dove sto
andando o che cosa ne ho fatto di tutti questi anni. Senza questo
punto di riferimento veramente non saprei che cosa fare.
Eppure sono consapevole che bisogna vivere la vita giorno a giorno, e
bisogna essere felice "adesso", ma non ce la faccio a fare questo
esercizio senza pensare a domani, e senza neanche fare un minimo piano
di quello che voglio succeda la settimana, il mese, l'anno prossimo.
Ovviamente non posso comandare al 100% la mia sorte, ma posso comunque
avere in mente che cosa vorrei succedesse, così posso lottare per
raggiungere quello scopo, non?
E poi la tristezza, a volte, non viene soltanto per i momenti
difficili vissuti, ma anche per i momenti felici che per quanto ci
proviamo... non tornano...
Sono sempre stato il tipo di persona che ha la forza, la volontà, la
pazienza e la voglia di lottare fino alla fine per quello che vuole, e
non mi sono mai tirato indietro per qualcosa che desideravo veramente
tanto, ma mi sa che cinque anni di viaggio sono forse troppi, un
periodo troppo lungo senza neanche una vera sosta, ed è stancante,
molto.
Non che la macchina si sia fermata, solo che è cominciata a rallentare
e purtroppo il benzinaio non si fa incontrare.
E si sa che senza benzina, le macchine prima o poi smettono di funzionare...