martedì 22 gennaio 2013

Ricordo

Ricordo il giorno in cui ti ho visto per la prima volta.
Tu eri di spalle, indossavi una maglietta rossa e dei jeans. Eri nervoso e ti guardavi intorno.
Io ho raggiunto la porta del bar e per un paio di secondi ho potuto guardarti senza che tu sapessi che io ero lì in piedi, inevitabilmente ti ho scansionato, ed ho pensato che mi piacevi.
Un secondo dopo, come se tu sentissi la mia presenza, ti sei girato e mi hai sorriso mentre ti avvicinavi.

La prima cosa che ha catturato la mia attenzione è stato il tuo sorriso, la seconda i tuoi occhi blu, ed ho pensato ancora che mi piacevi.
Allora ho capito che anche io ero nervoso, ed anche se ho tentato di nasconderlo come ho potuto, i nervi li sentivo e come.

Abbiamo parlato, molto tempo, ore intere sono passate, all'inizio parlavamo un po' di tutto, poi di cose più intime. E abbiamo cominciato a scambiare i primi dettagli di quello che tempo dopo sarebbe stata la spiegazione completa delle nostre vite.

E si è fatto tardi.

Quando ci siamo salutati, portavo con me una sensazione gradevole di te, e sinceramente, non pensavo più in la, forse perché troppo ferito di altre tante volte ripetendo la stessa scena.
Come un attore che sa la sua parte, eseguivo ogni minimo movimento, ampiamente riprodotto nel passato.
Un sorriso, uno scherzo, mi sono avvicinato alla moto, e poi qualche altra tipica frase per salutarci.

E tu mi hai baciato.

L'ho trovato molto osato, ma non fuori contesto perché la situazione si prestava, forse non me l'aspettavo di te, non ti conoscevo abbastanza.
Mi è piaciuto ma ho pensato che come altre volte, questo finale era lo stesso che tante altre volte.

Non, non'è stata quella notte in cui mi sono innamorato di te.

Piano piano e con le piccole cose tu mi hai conquistato, ogni giorno un po', ed un altro po' di più, ed un altro po' di più, finché un giorno mi sono reso conto che quando tu non c'eri mi mancavi, che quanto ti incontravo il cuore mi saltava nel petto, che avevo bisogno di parlarti, di stare con te, di abbracciarti... e senza prevederlo un giorno è arrivato il momento di dirti parole di amore molto più importanti.

E te le ho dette. Ed il meglio è stato sentirti dire che tu senti la stessa cosa.

Da quel momento, la mia voglia per te non'è smessa di crescere. E nello stesso modo in cui mi resi conto che ti amavo, continuo a sentirmi così felice e fortunato di stare al tuo fianco, immensamente grato con l'universo di averti incontrato e che tu sia stato capace di guarire questo cuore impaurito e screpolato che girava il mondo un po' disorientato e senza una rotta fissa.

Oggi, questo piccolo cuore, si sente a casa.

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