Me ne vado in giro spesso così, a mani vuote, perché la miglior cosa che possiedo non'è materiale. Direi che la mia è una vita come un'altra... ma è la mia di vita! Un dono prezioso che non dev'essere sprecato, perché di vita, ce n'è soltanto una! Catalano di nascita, italiano di cuore, amo l'Italia profondamente e ci vado spesso perché anche lì, come non potrebbe essere diversamente, mi sento a casa.
giovedì 31 gennaio 2013
Il nostro cielo rosa
lunedì 28 gennaio 2013
Nodo alla gola
Si avvicina il giorno in cui devo salutarti.
Separarmi di te per tante settimane sarà, senza dubbio, una delle cose più difficili che abbia mai fatto, perché sono ormai troppo abituato a stare con te, a vivere con te, a condividere colazione, cena, letto, doccia, corpo ed anima.
Certo che non'è la fine del mondo, ovvio, ma comunque è dura, visto che il nodo alla gola ce l'ho già da parecchi giorni, eppure parti sabato prossimo.
Da solo, per la prima vera volta, in una casa nuova e "piena di te"... insomma.
Nonostante il sentimento di tristezza per non averti accanto tutte queste settimane, è fantastico, meraviglioso, essere in grado di sentirlo, perché più mi sento triste più mi rendo conto di quanto ti amo, e credimi, non avrei mai pensato di provare un amore così intenso e vero come quello che condividiamo da tempo tu ed io.
Io ti amo.
martedì 22 gennaio 2013
Ricordo
Ricordo il giorno in cui ti ho visto per la prima volta.
Tu eri di spalle, indossavi una maglietta rossa e dei jeans. Eri nervoso e ti guardavi intorno.
Io ho raggiunto la porta del bar e per un paio di secondi ho potuto guardarti senza che tu sapessi che io ero lì in piedi, inevitabilmente ti ho scansionato, ed ho pensato che mi piacevi.
Un secondo dopo, come se tu sentissi la mia presenza, ti sei girato e mi hai sorriso mentre ti avvicinavi.
La prima cosa che ha catturato la mia attenzione è stato il tuo sorriso, la seconda i tuoi occhi blu, ed ho pensato ancora che mi piacevi.
Allora ho capito che anche io ero nervoso, ed anche se ho tentato di nasconderlo come ho potuto, i nervi li sentivo e come.
Abbiamo parlato, molto tempo, ore intere sono passate, all'inizio parlavamo un po' di tutto, poi di cose più intime. E abbiamo cominciato a scambiare i primi dettagli di quello che tempo dopo sarebbe stata la spiegazione completa delle nostre vite.
E si è fatto tardi.
Quando ci siamo salutati, portavo con me una sensazione gradevole di te, e sinceramente, non pensavo più in la, forse perché troppo ferito di altre tante volte ripetendo la stessa scena.
Come un attore che sa la sua parte, eseguivo ogni minimo movimento, ampiamente riprodotto nel passato.
Un sorriso, uno scherzo, mi sono avvicinato alla moto, e poi qualche altra tipica frase per salutarci.
E tu mi hai baciato.
L'ho trovato molto osato, ma non fuori contesto perché la situazione si prestava, forse non me l'aspettavo di te, non ti conoscevo abbastanza.
Mi è piaciuto ma ho pensato che come altre volte, questo finale era lo stesso che tante altre volte.
Non, non'è stata quella notte in cui mi sono innamorato di te.
Piano piano e con le piccole cose tu mi hai conquistato, ogni giorno un po', ed un altro po' di più, ed un altro po' di più, finché un giorno mi sono reso conto che quando tu non c'eri mi mancavi, che quanto ti incontravo il cuore mi saltava nel petto, che avevo bisogno di parlarti, di stare con te, di abbracciarti... e senza prevederlo un giorno è arrivato il momento di dirti parole di amore molto più importanti.
E te le ho dette. Ed il meglio è stato sentirti dire che tu senti la stessa cosa.
Da quel momento, la mia voglia per te non'è smessa di crescere. E nello stesso modo in cui mi resi conto che ti amavo, continuo a sentirmi così felice e fortunato di stare al tuo fianco, immensamente grato con l'universo di averti incontrato e che tu sia stato capace di guarire questo cuore impaurito e screpolato che girava il mondo un po' disorientato e senza una rotta fissa.
Oggi, questo piccolo cuore, si sente a casa.
martedì 15 gennaio 2013
Nuovi luoghi, stessi protagonisti
giovedì 10 gennaio 2013
14 febbraio
martedì 8 gennaio 2013
Primo giorno senza caffè
Il dentista mi ha detto che non dovrei bere tantissimo caffè perché provoca delle macchie nei denti, e siccome io sto per fare il passo finale (imbianchimento) al processo che iniziò due anni fa con la ortodonzia, adesso sarebbe meglio evitare tutto quello che potrebbe danneggiare il colore dei denti, cioè, caffè, tè, coca cola, vino rosso, insomma, tutto quel cibo di colore scuro, la norma è: se può macchiare i vestiti, può macchiare i denti.
Con questa nuova "legge" ho cominciato l'anno. Con questa e pure con quel'altra, quella vecchia: non fumare!
Venerdì inizierò il processo che finirà il 14 febbraio, e allora sì sarà finito tutto quanto, dopo due anni, due mesi, e sette mila euro dopo...
Sorridi? Arrgh :)